Le malattie psicosomatiche
La letteratura medica riguardante le malattie psicosomatiche è molto ampia, e spesso le interpretazioni sono diverse: vi sono coloro che attribuiscono alla psiche la genesi di certe malattie (soprattutto quelle di carattere dermatologico e immunitario), altri che sottolineano il rapporto scambievole tra corpo e spirito (l’insieme dei sentimenti e delle emozioni), rifiutando il concetto lineare di causa/effetto.
Noi psicoterapeuti abbiamo almeno una certezza, per il semplice fatto di averne sperimentato la credibilità: sappiamo che la storia di un individuo, il suo carattere e il suo sistema di valori riescono abbastanza spesso ad influenzare il “soma”, cioè l’apparato biologico e sensoriale; e che ciò si verifica, per lo più, nei casi di maggior contenimento o mistificazione degli impulsi e delle percezioni istintive.
Definire psicosomatico un qualsiasi disturbo del corpo non significa vanificarne l’importanza, o sospenderne la cura; significa impegnarsi nella ricerca di un disagio collocato altrove, nella sfera esistenziale del soggetto – allo scopo di segnalare un modo di vivere o di reagire pericoloso, che potrebbe aver determinato o potenziato particolari disturbi.
Il nostro fisico, in realtà, è capace di assorbire molti effetti negativi dello stress o delle ansie, comprese quelle di origine ossessiva e compulsiva; ma qualche volta il livello della sopportazione lascia filtrare elementi residui, intollerabili, che possono dare origine a malesseri fisici anche gravi. A questo punto l’angoscia sembra scomparire, trasformandosi in una preoccupazione più “tangibile”, alla quale si riesce a dare un nome: la malattia, qualcosa che richiede il semplice ricorso ad un intervento medico, e che fa convergere su chi ne è affetto una generale comprensione.
Lo psicoterapeuta sa come comportarsi: aiuterà il soggetto a ricostruire la propria storia e i propri bisogni più profondi, tenendo presente un piano di contingenza e di immediatezza (il disturbo attuale), e nello stesso tempo operando ad un livello più esteso – in una ricerca serena e motivata condotta in ambito individuale e familiare.